The Girl Effect

Questo video sta facendo il giro del mondo. E’ davvero molto ben riuscito, ottima grafica, musiche su misura. Grandi leader della cooperazione mondiale si sono fatti fotografare con i cartelli del movimento The Girl Effect. Potete vedere le loro foto qui.

Ci fa riflettere sull’importanza della donna, promotrice di cultura, per un nuovo sviluppo.

Le ragazze giocano un ruolo cruciale nella risoluzione dei più grandi problemi collegati alla povertà mondiale. Sono pienamente d’accordo, anche il microcredito di Muhammad Yunus finanziava per lo più piccole azioni di imprenditoria femminile, ma bisogna capire come si vogliono mettere in atto questi ideali.

 

Purtroppo Girl Effect è una campagna pubblicizzata dalla Nike, un’impresa che per anni è stata boicottata per lo sfruttamento del lavoro minorile. Che sia un modo per redimersi?

Inoltre l’idea di Girl Effect è nata dal leader del filantropocapitalismo Warren Buffett, dopo anni di finanza decide di devolvere una grossa somma di denaro a fondazioni che operano nel sociale, innanzitutto verso la fondazione di Bill e Melinda Gates. L’idea che l‘opposto di povertà sia progresso mi lascia sempre un po’ perplessa.

Solo l’idea occidentale di sviluppo può salvare le ragazze di tutto il mondo?

4 pensieri su “The Girl Effect

  1. L’ha ribloggato su elinepale ha commentato:
    Non importa chi sia il promotore della campagna, e se questo serve a fare pulizia nelle coscienze della Nike o di Warren Buffett. Il messaggio a mio avviso è chiaro. E’ l’istruzione e la cultura che salveranno le ragazze. E il mondo avrà la sua rivoluzione da questo.

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    • Ti ringrazio per aver ribloggato questo veloce articolo!
      Aggiungo questa riflessione:

      Questo, per fortuna, è solo un blog che parla di affetti e di sesso.
      A volte si mescolano con temi d’attualità e politica, a me molto cari.
      Credo che però questo sia lo spazio per la riflessione, per lanciare dei piccoli spunti. Ho delle idee molto chiare su cosa è lo sviluppo. Condivido con voi che la mia tesi di laurea triennale è stata proprio “La Decrescita Felice”, con analisi di modelli e autori… e fattibilità! Però, per questo, servirebbe un altro blog! =)
      Quello che fortemente credo è che siamo noi una parte attiva del cambiamento, la parte specializzata. Ognuno può e deve fare la sua parte. Io voglio parlare della sessualità, vorrei educare a pensare e a decidere. Ma soprattutto a viverla felicemente.
      Non si può indottrinare una sessualità felice, però si può parlare felicemente di sessualità. Da qui il blog.
      Non pensate che siano la Nike o Warren a cambiare il mondo. Siete voi. Fate quello che meglio sapete fare e fatelo bene.

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