Questo articolo de La Repubblica è da leggere. Ne ho tratto il titolo, ma vi faccio un riassunto.
Un’assessore alla Salute e Politiche Sociali scrive durante le vacanze natalizie una comunicazione con la quale blocca 83 percorsi scolastici contro la violenza di genere in Trentino, in partenza per gennaio. Si tratta di progetti studiati per ragazzi, genitori ed insegnanti delle scuole secondarie, con già 91mila euro di finanziamenti attivati.
Ma un genitore anonimo ha scritto all’assessore che non si poteva leggere Extraterrestre alla pari (1979) di Bianca Pitzorno in quarta elementare, sia mai!, quindi lei ha prontamente bloccato tutto.
Anche se i progetti non erano per le elementari e la lettura del libro non c’entrava nulla.
Al di là del fatto di cronaca, che a dire il vero mi fa anche sorridere, vorrei che guardassimo meglio quello che sta accadendo.
La stessa assessore ha dovuto in precedenza difendersi da attacchi per il suo essere donna. Un articolo qui. Leggetelo, fa arrossire. Ha invocato le Pari Opportunità denunciando situazioni che violano la dignità femminile.
Funziona così: abbiamo violenza tra i generi, una lotta intestina che non sembra destinata a placarsi. Una sorta di guerra civile che serpeggia nelle case.
Il tema è filosofico, è il tema della democrazia: è vero che una voce vale quanto qualsiasi altra? E’ giusto un governo tecnico o la voce di tutti?
Guardate, è un problema politico. Ma la politica è ovunque: anche nella sanità, nell’educazione.
Politica è quando un paziente entra nel mio studio e si è già fatto la diagnosi su wikipedia, e pensa di riuscire a risolvere il suo problema leggendo dei rimedi letti in giro e non si fida di me.
Come dice Giddens la nostra società è autoriflessiva, pensa a se stessa. Ognuno riflette su di sè e si interroga su ciò che è meglio per sè.
E’ un grande pregio, una conquista dell’uomo. Una conquista ottenuta da decenni di pace e progressi scientifici che ci permettono di stare meglio fisicamente ed avere tempo libero. Tempo per pensare a noi stessi, per informarci, per leggere. Per leggere queste righe.
Ormai l’effetto Dunning-Kruger è noto: appena si approccia una materia ci si sente molto competenti, progressivamente la nostra percezione di auto-competenza decresce, fino a giungere ad una saggezza dell’esperto che è più cauta di chi invece è alle prime armi.
L’esperto non è certo. Non è spavaldo. Conosce il suo territorio, riconosce i pericoli.
Confidate in professionisti cauti, pronti al confronto e al dialogo. Fidatevi.