Il mercato dei film porno sta morendo?
E’ colpa di un virus, si chiama amatoriale. Noi dobbiamo tornare alle storie, alle emozioni.
Non solo il porno cerca disperatamente di sopravvivere, ma anche i suoi protagonisti fanno porno per poter sopravvivere.
Ecco quindi Kubrick – Una Storia Porno, la prima divertentissima web serie composta da tre episodi sul mondo del porno, assolutamente da non perdere!
Tre aspiranti videomakers si trovano improvvisamente a dover girare un film hard con imprevedibili conseguenze.
Una produzione Magnolia Fiction distribuita da The Jackal.
Canzone originale della sigla di Immanuel Casto, detto il Principe del Porn Groove, che ha partecipato a numerose puntate di LoveLine su MTV: “Porn to be Alive”.
La serie solleva in maniera divertita la problematica relazione tra arte e pornografia.
Pornografia deriva dal greco (pòrne, graphein) e significa “gli scritti delle prostitute”. L’obiettivo della pornografia è stimolare l’eccitazione sessuale sia per la masturbazione, sia per variare i rapporti a due. Nata con il disegno, la scultura e i testi scritti si è evoluta con l’uomo, sempre all’avanguardia: le prime fotografie erano porno, i primi film sono stati porno… ed ora ecco anche le web series! Ricerca e sperimentazione.
Ogni opera dell’uomo suscita sentimenti come la gioia, la tristezza, l’orrore; ogni opera d’arte cerca di stimolare l’uomo, ma perchè ciò che riguarda la sessualità viene considerato spesso volgare o deplorevole?
Gli stessi giovani sceneggiatori di Kubrick, pieni di talento idee e speranze, rifiutano inizialmente l’idea di lavorare nel mondo del porno… dopotutto il porno è davvero arte?
Il porno è da sempre amato e criticato, un rapporto ambivalente che riflette quello che la nostra cultura ha nei confronti della sessualità. Spesso ci si chiede se il porno possa essere un problema, per la coppia e per il singolo.
Dipende.
Ogni mezzo, ogni strumento è lecito per il suo fine: l’eccitazione e l’orgasmo. Il porno offre nuovi spunti e fantasie. Per alcune categorie di persone può essere l’unica possibile sessualità.
Diventa problematico solo quando si innesca un circolo vizioso che porta alla dipendenza, quando diventa l’unico stimolo ossessivo che porta al piacere.
Non solo, un altro problema che si nasconde dietro ai video porno è come vengono considerati all’interno della coppia: se per te non sono un problema, ma per la persona che ami sì, allora è il caso di parlarne insieme e chiarirsi le idee, confrontare i punti di vista.
La pornografia può diventare insidiosa quando fa sviluppare il mito di una sessualità che non esiste, inventata per soddisfare l’immaginario maschile: corpi perfetti e passionali che godono all’unisono in un’atmosfera dove le emozioni sono bandite. La realtà per fortuna non è così: ci sono emozioni diverse come l’amore e la vergogna, la sorpresa e la gioia… che non sono rappresentate dal tipico filmato porno.
Se l’unico sesso che si conosce è quello del porno, allora possono nascere paure di non essere all’altezza, timori sulle proprie prestazioni e false credenze (come ad esempio sull’uso del profilattico).
Forse è proprio per questa ragione che sta prendendo piede l’amatoriale: non si vedono soli corpi nudi e perfetti che ansimano; ma delle storie di vita, degli scorci di passioni altrui, molto più reali di qualsiasi porno realistico. Eliminati gli attori, rimane un’esperienza che può essere realizzata in casa, con il/la proprio/a partner. Diventa un sogno realizzabile, non una fantasia perfetta ma lontana.
“Potremo farlo anche noi!” dice lui con una fotocamera digitale in mano.
Passer, deliciae meae puellae,
quicum ludere, quem in sinu tenere,
cui primum digitum dare appetenti
et acris solet incitare morsus…
(Catullo)
Il passero, delizia della mia fanciulla,
con cui è solita trastullarsi, e tenerlo in seno,
ed a lui bramoso dare la punta del dito
ed eccitare focosi morsi…
Altri contenuti
Favolosa intervista a Casto:
Secondo episodio, uscito ieri sera:
Facebook di Kubrick:
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