Mi chiedo con forza perchè l’amore viene percepito come complicato.
Non esiste un amore semplice?
Un amore che coniuga con fluidità il tuo cuore e la tua mente?
Pensi che ami. Senti che ami.
E che sia giusto: è razionalmente ed irrazionalmente la persona giusta.
Un amore per il quale non devi litigare con te stesso, ma che ti risulti facile.
E’ stata la canzone italiana a rovinare tutto? A farci percepire che un amore autentico debba essere talmente passionale da risultare arrabbiato e geloso?
I ragazzi mi dicono: la gelosia è un segnale che ci indica che l’altro tiene a noi.
E io rispondo: ma non sarebbe meglio un Ti Amo per dire che ti ama?
E loro: ma dire il Ti Amo è solo parole, non vale molto.
Ed io: e una sfuriata di gelosia, non è a quel punto solo parole? Perchè dovrebbe valere di più?
Dimmi solo che mi ami.
Ho sempre pensato che la gelosia fosse per gli insicuri, quelli che non riescono a fidarsi dell’altro perché non si fidano di se stessi, quelli che vedono l’altro come un possesso, quelli che “io devo essere tutta la tua vita e il tuo unico mondo e altri non posso farne parte”. La gelosia rovina se stessi e i rapporti eppure è vista come qualcosa di bello, come una prova d’amore. Allo stesso modo, viene fatto credere che l’amore non è tale se non c’è litigio, se non c’è sofferenza, se non ti struggi se non c’è quel prendersi e lasciarsi. Credo sia un’immagine negativa e sbagliata perché l’amore non deve mai essere sofferenza, perché non bisogna mai tarpare le ali all’altro per le proprie mancanze, perché bisognerebbe fidarsi e preoccuparsi solo quando ci sono reali segnali di allontanamento dell’altro. Per me l’amore non è gabbia, non è possesso, non è gelosia ma è un bellissimo camminare insieme dove io esalto l’altro a essere quel che è, a raggiungere quel che vuole, insieme perché la sua grandezza e la sua felicità è anche la mia.
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Ciao Anna, ti ringrazio per le tue belle parole. Come avrai visto il mio più recente articolo è sull’amore… forse molto vicino a quello che stai esprimendo tu.
Credo che se limitiamo l’altro in un certo senso è proprio per paura di noi stessi. A volte credo però che alcuni No dati aiutino l’altro a crescere perchè non sempre la persona con cui stiamo camminando è perfetta e forse dobbiamo ballare in una relazione complessa.
Insomma, è molto complesso. Ogni coppia trova la sua armonia per alcuni è rock, per altri è tango.
Ma quanto è difficile?!
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Certamente la cosa deve essere reciproca e non a senso unico altrimenti è una relazione egoistica. I no, come per i bambini, servono sicuramente quando sono ben giustificati.
E’ davvero molto difficile e leggendo qui e là dei tuoi incontri con i bambini mi viene da pensare che, a volte, dovremmo vivere più serenamente le emozioni come fanno loro.
Ad ogni modo grazie per quel che fai. Trovo sia necessario affrontare la sessualità fin da bambini non come un tabù ma come una bellissima parte di quel che siamo per evitare poi di essere adulti “frustrati”.
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Dare alla sessualità il giusto spazio lungo tutto l’arco della vita significa svolgere un’importante lavoro di prevenzione psicologica. Sessualità significa identità, incontro, relazione, cultura e consente di conoscere gli altri e il mondo che ci circonda, di esprimersi liberamente e di conoscere i propri sentimenti, di accettare le regole comuni e di poterne creare di nuove.
Con la conoscenza si educa la libera scelta.
Questa è la mia mission!
-Anna
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