#escile, tra ironia ed umiliazione

Importante sfida di femminilità a colpi di hashtag tra gli atenei. #escile diventa un tormentone.

In questi giorni le studentesse di Milano si sfidano, mostrando i seni con scritto in pennarello l’ateneo di appartenenza.

Partito da un gruppo su facebook, sembra non riuscire più a fermarsi il tamtam dei selfie delle tette delle future dottoresse. Bocconi, Policlinico… e poi si allarga.

Rispondono le ragazze di Palermo che si fanno i selfie con i pesanti tomi delle loro materie di studio: i Codici, i manuali. Vengono prese per puritane del Sud.

E poi le veneziane che decidono di scarabocchiarsi la fronte, per indicare che il cervello è sicuramente la parte da far uscire. Ma forse il Veneto non è la patria della goliardia universitaria? Cos’è successo, da quando hanno cominciato a prendersi sul serio?

Mh, si vede che è periodo di esami. La sessione di gennaio può fare brutti scherzi.

E’ sempre più difficile fare formazione ai ragazzi sul sexting quando l’opinione pubblica si scatena a suon di #escile.

In questi giorni ho incontrato molti ragazzi diciottenni per un progetto contro la violenza di genere, ai quali ho chiesto di dirmi come si sentirebbero se scoprissero che sta girando online una foto che li ritrae in slip in una posa umiliante. Volendo lavorare sulle emozioni e il confronto attivo in una comunità autoeducante che si stimola suggerendosi buone prassi mi interessava sinceramente avere una loro opinione.
Davanti alla notizia che una tua foto umiliante stia girando tra i tuoi amici e compagni di scuola, che emozioni proveresti? Rabbia, tristezza…?
I ragazzi sono rimasti un po’ di stucco alla domanda per poi chiedermi: “ma cosa vuol dire umiliante?“.

Ecco.

Come si può credere di fare un percorso contro le violenze se 130 ragazzi di quarta superiore non sanno cosa significa umiliante e non riescono ad afferrare il concetto?!

Sono talmente spiazzata dalla domande, che si ripete per tutte le 8 classi che ho incontrato, che temo di non essere riuscita a trasmetterne il concetto di fondo.

Cosa può significare umiliante per un ragazzo nel 2016?

E’ un termine che ha ancora senso?

Cosa significa oggi prevenzione della violenza psicologica?

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