Piacere e dolore costituiscono i principali regolatori di base della vita psichica, e sono polarità che caratterizzano, con una totalità specifica e soggettiva, lo sviluppo di ogni individuo nelle varie fasi della crescita, lungo il corso di tutta la vita.
Dolore e piacere fanno parte dell’esperienza di tutti e sono un “sentire”, difficilmente quantificabile, che oscilla tra momento fisico e psichico. Il piacere è percepito come una sensazione, un’emozione gradevole legata al soddisfacimento di un desiderio o di un bisogno. Il dolore è invece una sofferenza e l’uomo agisce o dovrebbe agire al fine di evitarlo. Può avere un nucleo organico, oppure costruirsi sulla base di angosce e sofferenze interiori.
In greco antico la parola dolore (pena, patire) ha la stessa radice dei termini pathos e passione.
Il dolore è collegato al desiderio.
Il desiderio eccessivo, genera dolore attraverso specifici meccanismi fisici e mentali: l’essere umano infatti, desidera e teme il piacere.
Il desiderio del piacere asseconda ed incoraggia il flusso della corrente vitale, ma il timore del piacere crea irrigidimento nei confronti di tale flusso e produce dolore.
Per avere piacere ci si deve lasciare andare, lasciare che il corpo reagisca liberamente senza il timore della propria carica sessuale.
M. Puliatti in L’Approccio Psicologico in Patologia Vulvare
I’m so afraid of losing something I love that I refuse to love anything.
Ti sento molto forte, ti sento incredibilmente vicino. JS Foer