Tutto è iniziato sette mesi fa, questa avventura che mi ha portata in giro per Vicenza e provincia. Ho seguito Anna che, sempre di corsa, si destreggiava tra una scuola e un’altra, un progetto e l’altro, pazienti e interventi in diverse serate.
Il primo progetto è stato l’Amore VIgiova, un progetto rivolto ai giovani a tema affettività promosso dalla Diocesi di Vicenza, che quest’anno si è svolto a San Bonifacio.
Sono iniziati poi i viaggi in macchina per raggiungere le scuole superiori di Breganze, l’Istituto Scotton; di Vicenza, il liceo Fogazzaro e di Piazzola sul Brenta, il Rolando. Lavorando con Anna nelle classi ho imparato a “stare” nelle situazioni: osservando i meccanismi, le relazioni, le reazioni e cercando di seguire quello che ogni classe portava alla nostra attenzione, che è stato ogni volta diverso e sorprendente. Le domande, le osservazioni, le provocazioni e le timidezze dei ragazzi sono state sempre accolte e rimandate loro come strumenti da poter utilizzare nella loro quotidianità. Credo profondamente che Anna mi abbia dato l’esempio di come la sessualità possa diventare un tema centrale per lavorare con i giovani sulle loro life skills.
Durante questi mesi, sono partiti due grandi progetti: “Five”, diretto ad animatori di ragazzi, che ha affrontato il tema dell’educazione alla sessualità attraverso le sue cinque dimensioni (biologica, socio-culturale, ludica e relazionale-affettiva) e “Scelgo quindi sono: dall’empatia all’assertività”, un progetto rivolto a coloro che avevano già fatto un percorso clinico con Anna e che ha voluto affrontare il tema dell’assertività all’interno di un gruppo. Entrambi i corsi si sono svolti utilizzando la metodologia teatrale, con l’aiuto di Andrea Dellai (attore) e Tommaso Franchin (regista teatrale). Da queste due esperienze ho imparato che avere coraggio, essere creativi e innovativi, sempre ancorandosi a professionalità e conoscenza, apre strade meravigliose e può portare grandi risultati. Ho avuto anche la conferma che lavorare insieme all’interno di un gruppo, ci permette di raggiungere risultati inaspettati.
Anna mi ha portata anche nelle scuole elementari. Che bello vedere che qualcosa sta cambiando!
Giocare e lavorare con i bambini di quinta elementare della scuole Levis Plona e Zanella è stato stupendo. Mi ha permesso di sentir parlare di sessualità con il loro linguaggio, tramite la loro possibilità di togliere la malizia e la nostra di scardinare i tabù. Non è facile trovare i modi giusti, entrare in una classe e sincronizzarsi con i tempi e il linguaggio. Anna è riuscita a mostrarmi come entrare in relazione: attraverso il gioco e creando in poche ore, un ambiente dove i bimbi potessero sentirsi al sicuro e liberi di chiedere quello che non pensavano si potesse dire ad alta voce ad un adulto. Ma cosa più importante, hanno capito che non c’è niente che non si possa dire ad alta voce, se lo si dice con rispetto.
Se dovessi riassumere questi mesi in una parola, sarebbe energetica. Anna è piena di energie che non tiene per sé. Ho imparato che le giornate possono essere da 72 ore, che si può fare tutto con quattro o cinque caffè, che non è mai troppo tardi o troppo presto per una pastina o un tramezzino e che si può puntare in alto e sempre più in alto.
dott.ssa Elisabetta Pomi