Pagare il sesso per mio figlio disabile.

Ecco, questo sì che è un titolo che cattura l’attenzione!

Potrebbe sembrare una frase addirittura troppo forte. Eppure, davvero, di questo si parla ai convegni di sessuologia. E’ lecito pagare una prostituta perchè possa far conoscere il sesso ad un ragazzo con disabilità? Oppure devono essere i genitori ad insegnare i segreti della masturbazione ai figli?
Esistono altre soluzioni, magari più etiche e legali?

ETERNI RAGAZZI…

Il problema è sincero e sentito.
Perchè nonostante i disabili vengano considerati sempre ragazzi, non sono degli angeli senza pulsioni! Quante volte mi è capitato di sentire gli operatori dire “oggi sono stato coi ragazzi al lago di Fimon, per fare un giro” quando i ragazzi hanno anche 30 anni più degli sbarbatelli che li accompagnano. Se un uomo cinquantenne con disabilità intellettiva viene portato al lago da una giovane OSS, ecco, direi che lui potrebbe dire di essere stato in giro coi ragazzi, non di certo lei. Non sono ragazzi prepuberi. Sono uomini e donne: hanno pulsioni ormonali, storie d’amore e di rifiuti, come tutti noi. Si arrabbiano. Si eccitano.

…CON VITE AL LIMITE

Le difficoltà sono differenti per ogni tipo di disabilità che potremmo distinguere in due grandi categorie: mentale/fisica ed acquisita/dalla nascita. Ad esempio un ictus avuto a 45 anni crea dei danni cerebrali che portano ad una vita differente rispetto al ritardo mentale dalla nascita. Oppure nascere senza arti come Simona Atzori è ben diverso dal perderli in un incidente stradale come è successo ad Alex Zanardi.
In ogni caso sono vite che hanno come aspetto centrale la creazione di un’autonomia creativa formata attorno al limite.

CONVEGNO “DISABILITA’: SESSUALITA’ COME DIRITTO”

Sono stata ad un convegno, la scorsa settimana. Ho preparato anche io un contributo, davvero interessante a dire il vero, sull’educazione alla sessualità femminile nella disabilità acquisita. Avevo una gran voglia di fare bella figura perchè avrei parlato dopo Antonino D’Amato e Fabrizio Quattrini, i sessuologi che in Italia si potrebbero definire i più esperti di disabilità.
Quattrini è un’esponente dei Lovegiver, un progetto che vuole la creazione in Italia della figura dell’assistente sessuale. Non è che lo dice e basta: hanno presentato un disegno di legge nel 2014, il DDL 1442. Svelto e conciso lo trovate nel sito del Senato qui.
L’assistente sessuale è una figura che si occupa dell’educazione alla sessualità per i disabili. Farà un corso di 200 ore dopo il diploma. Sarà testata attraverso test psicologici come l’MMPI. Condurrà al massimo 10 sessioni con ogni disabile per impedire l’innamoramento reciproco. Non farà sesso penetrativo, ne’ orale. Permetterà al disabile di conoscere il proprio corpo, gli insegnerà a provare piacere, costruirà una relazione basata sul contatto.
Quattrini ha già incontrato 80 candidati per questo corso, moltissimi dei quali sono già infermieri, OSS, fisioterapisti… La maggior parte già svolge un altro lavoro in ambito sanitario, vuole solo migliorare la sua formazione per essere più utile ai pazienti che segue.

I MIEI DUBBI

Al convegno ero talmente assorta che non ho fatto domande. Ma ho i miei dubbi.
Ho deciso di renderli pubblici qui per creare un dibattito, forse la mia visione è lacunosa, magari qualcuno potrebbe aiutarmi a prendere posizione. O forse c’è in giro un’idea geniale per risolvere questo dilemma: è solo necessario confrontarsi!

E’ necessario un DDL per creare una nuova figura?

A mio parere no. Sembra che l’assistente sessuale in questo momento non esista in Italia perchè andrebbe a cozzare con la legge Merlin.
Non credo sia vero: in Italia la prostituzione non è reato. Lo sfruttamento della prostituzione lo è. Diciamo piuttosto che è lavoro nero perchè non esiste un Codice Attività presso l’Agenzia delle Entrate che possa permettere l’apertura di una Partita Iva riferita solo alla prostituzione.
D’altronde, fa notare proprio Quattrini, non esiste nemmeno il Codice Attività per i sessuologi. Infatti tecnicamente non esistono i sessuologi in Italia. Ognuno di noi fattura le sue prestazioni in base alla professione principale, ovvero “consulenza psicologica” per quanto riguarda me, Quattrini e D’Amato. Infatti si sta presentando proprio in questi tempi una richiesta allo Stato di riconoscimento rispetto al lavoro specializzato che facciamo. Eppure al momento non c’è nulla, e nonostante questo lavoriamo. Perchè non potrebbe accadere lo stesso al fisioterapista che vuole fare l’assistente sessuale? Fattura come fisioterapista libero professionista e poi si dedica alla sessualità.

A Firenze ho una cara amica e collega fisioterapista che si dedica solo ed esclusivamente al perineo: Desiree. Non credo che qualcuno possa dire che non è parte del suo lavoro toccare la zona genitale, aiutare il paziente a riscoprire la sua anatomia, aiutarlo ad esplorarsi.
La mia superamica Elena, ostetrica e consulente sessuale, ha portato come tesi presso la scuola Elementale di Arte Ostetrica l’uso dello specchio nell’esplorazione delle donne. Ora conduce con successo corsi sul perineo che terminano con una visita di valutazione.

Forse queste donne pioniere dovrebbero essere segnalate per abuso di professione e reato di prostituzione?

Sono davvero necessarie queste figure in Italia? Non sarebbe invece meglio lavorare sulla costruzione di una rete di professionisti già specializzati nel settore che possono acquisire maggiore sensibilità nei confronti della disabilità? Non si dovrebbe porre il problema all’interno delle equipe delle Comunità e delle Case di Riposo, dei Centri Diurni e degli Ospedali? Così che ogni professionista che passa nella vita di un disabile abbia la sensibilità di confrontarsi sulla sessualità. Ad ognuno il suo pezzetto: lo psicologo un po’, il fisioterapista un po’, l’OSS un po’, e poi i gruppi di confronto, le famiglie, la società…

Perchè non può essere Desiree la professionista giusta per la riabilitazione di un perineo di una donna che ha subito un incidente?
Da 12 anni studio psicologia sociale e sessuologia: davvero la mia formazione per la costruzione di modelli di educazione alla sessualità può essere abbattuta da un corso di 200 ore? Fatico a crederlo.

Se il DDL prevedesse la rinascita della prostituzione potrei capire che si tratta di un’importante novità. Ma qui si parla di educazione alla sessualità a 360gradi… meno 1, ovvero il sesso. Perchè di sesso agito in realtà non si parla.

Come mai del resto in Italia. Anche perchè c’è quel “piccolo” dettaglio della circonvenzione di incapace che rimane essere reato…

Insomma, non credo possa essere la svolta. Qualcos’altro forse. Ma non questo.

Oppure, forse, non riesco a credere che per alcune persone gli abbracci possano essere solo a pagamento.

— !!! video interessanti !!! —

UNO:
Ne approfitto per sponsorizzare il bellissimo documentario del 2014 sul tema The Special Need, girato tra il Friuli, l’Austria e la Germania alla ricerca di assistenti sessuali per il divertente Enea… un mio coetaneo con un po’ di autismo e molta (aiutatemi a dire molta) voglia di. Molta. Ce la faranno i suoi amici a soddisfarlo? Ma soprattutto… cosa vuole Enea in realtà?
[nono, non sono sardi, sono friulani, errore da principianti: mandi!]

DUE:
Più sul classico, più internazionale, ma forse più esaustivo riguardo alle problematiche connesse all’esplorazione reciproca dei corpi, The Sessions.

Salva

Uomini e sesso anale: fatti una cultura.

Sia la donna sia l’uomo condividono il piacere della stimolazione anale, ma indubbiamente all’uomo piace di più.
La spiegazione è anatomica, con alcune sfumature psicologiche. E molta diatriba culturale.

Cultura anatomica

Entrambi condividono completamente l’anatomia dell’apparato digerente: uno stretto sfintere esterno, un’ampolla interna vuota.

 

Per entrambi è dunque ugualmente piacevole la penetrazione anale: la zona è altamente innervata. Infatti il nervo perineale (perimetrale all’ano) è figlio del pudendo, il generatore di orgasmi poichè trasmette le sensazioni dalla zona genitale al cervello. Entrambi sono qui evidenziati col colore giallo:

 

L’uomo ha una parte anatomica deputata al piacere maschile che non trova una diretta corrispondenza con il corpo femminile: la prostata.
Ve la illustro in una nuova tavola, poichè, come vedete, la zona del corpo è la stessa, ma molto cambia nella sua rappresentazione se si dà rilevanza ad uno o ad un altro particolare. E nulla è più chiaro di una serie di tavole anatomiche, anche se ne ho già parlato qui: La curiosità non ucciderà la prostata.

 

Spesso si sente parlare di prostata solo negativamente, citandola esclusivamente per il cancro. In realtà la prostata è la migliore amica dell’uomo, centro della sua sessualità. Il suo eccitarsi e contrarsi genera il piacere sessuale, è la fonte degli orgasmi maschili per due vie:

  1. dall’accesso attraverso il retto (come in figura; grazie ad un dito o ad una penetrazione di sex toys)
  2. dal passaggio del liquido spermatico che la sollecita causando l’orgasmo (durante l’eiaculazione).

Esistono quindi due imporanti ragioni anatomiche che sottolineano l’importanza del sesso anale sull’uomo: l’innervazione sensibile (come per la donna) e la prostata (esclusiva maschile).

Penetrare ed essere penetrati

Tecnicamente per l’uomo è piacevole penetrare un ano semplicemente per la resistenza che lo sfintere attua sul glande. All’interno invece, come ben si intuisce dalle immagini, si trova una zona lassa, che non è in grado di avvolgere il pene come potrebbe fare una vagina o una bocca. Parte dell’eccitazione di chi penetra è data dal voler fare qualcosa di tabù, che ha il sapore della proibizione, perchè in effetti l’anatomia non spiega tutta questa eccitazione degli uomini verso la penetrazione anale.

Eppure cercando su interet molto si trova sul sesso anale eterosessuale, anche io ho scritto un post qui Giochi olimpici del sesso anale. Ma spesso si lascia intendere che l’unica modalità possibile è quella che vede la donna ad essere penetrata. Anche se sarebbe consigliabile il contrario, o almeno una giocosa intercambiabilità tra i ruoli.

Non è banale: l’ennesimo tabù. Nonostante sia preferibile per l’uomo essere penetrato (da un dito, da un plug) si sottointende un rapporto di potere nel quale la posizione di dominazione è data da chi penetra, mentre l’altro è il passivo sottomesso.

Siamo stanchi dei pregiudizi sulla sessualità!

Ribelliamoci!

Non ci sarà una vera parità dei generi fino a quando gli uomini non potranno decidere dei loro orgasmi e di come fare a procurarseli senza temere per la loro immagine.

Kinsey, quando un rapporto diventa scandaloso

Kinsey – film trailer

Quando una persona va dal medico per un problema, la prima cosa che fa è visitarla.
Ci sono problemi però che non possono essere visitati, controllati, ma il dottore si deve fidare di ciò che il paziente riporta. Bisogna che egli faccia le giuste domande e sappia interpretare correttamente le risposte che gli vengono fornite.

Così accade per tutto ciò che riguarda la sessuologia. Il materiale disponibile è dato da un’intervista. Si parla, molto, di sesso. Let’s talk about sex.

Il primo a a fare domande fu Albert Kinsey, entomologo statunitense (quello che cataloga e studia gli insetti). Era il 1938, anno di “Over the Rainbow“, per intenderci.

Cresciuto in una famiglia fortemente conservatrice, era un abile ricercatore di Harvard. Come tale si rese conto della mancanza di utili statistiche in materia sessuale e si focalizzò su questo importante aspetto della vita umana. Condusse una ricerca vastissima: 18.000 interviste, di cui 7985 condotte personalmente da lui! Chiedeva di tutto, senza pudore. Per la prima volta in America si parlò di masturbazione, di rapporti orali e anali, di omosessualità e di adulterio. All’epoca il tradimento era considerato un reato in 43 Stati e Kinsey dimostrò che il 50% degli uomini sposati aveva avuto relazioni extraconiugali.

Immaginatevi la notizia bomba quando pubblicò i risultati in due volumi (finanziati dalla fondazione Rockfeller), gergalmente chiamati il “rapporto Kinsey“:  Il comportamento sessuale dell’uomo (del 1948) e Il comportamento sessuale della donna (del 1953).

LE CRITICHE

Lo scalpore fu tale che gli vennero tolti i finanziamenti. Venne criticato per il metodo di intervista, ma soprattutto per i risultati ottenuti.
Kinsey fondò e diresse lInstitute for Sex Research, dove collaboratori ed allievi continuano la sua opera mantenendo tutta la documentazione originale per chiunque la voglia consultare.

Le critiche sono state molteplici, da tutti i punti di vista. E’ tuttora accusato di essere la causa del libertinaggio sessuale del mondo occidentale, il reale ispiratore di Playboy e di aver avuto come collaboratori pedofili nazisti. Ecco un film – documentario.

LA CELEBRE SCALA KINSEY:

 

Uno dei suoi principi teorici più celebri fu la Heterosexual/ Homosexual Rating Scale, una scala a sette punti di valutazione dell’orientamento sessuale di un soggetto. Gli intervistati non dovevano dire se erano etero o omosessuali, ma quanto lo erano (0 = etero; 3 = bi; 6 = omo; più una casella per i “non interessati”). Una rivoluzione.

Il mondo non è diviso in pecore e capre. Non tutte le cose sono bianche o nere. È fondamentale nella tassonomia che la natura ha raramente a che fare con categorie discrete. Soltanto la mente umana inventa categorie e cerca di forzare i fatti in gabbie distinte. Il mondo vivente è un continuum in ogni suo aspetto. Prima apprenderemo questo a proposito del comportamento sessuale umano, prima arriveremo ad una profonda comprensione delle realtà del sesso.

A. Kinsey “Il Comportamento Sessuale nel Maschio Umano”

Consiglio di vedere il film “Kinsey – Let’s talk about sex” del 2004. Commedia carina, fa pensare. Meno scandalosa della storia che racconta.

Allarme Preservativo: se lo mettete nelle orecchie non si sente niente!

Attenzione, è stato dimostrato che effettivamente con il preservativo non si sente niente!

Luciana Littizzetto da ragione a molti uomini: se lo mettete nelle orecchie non si sente assolutamente nulla. Ora verrà smerciato anche come tappo anti-partner-che-russa!

Seriamente, com’è possibile che uomini che curano in maniera maniacale l’auto, scordino il dettaglio del preservativo durante un rapporto?
E come si spiega che molte ragazze che vanno in paranoia per un brufolino sul naso, non si preoccupino un gran che di prendersi un herpes genitale?

La verità è che chi si fa più problemi con il sesso alla fine cerca di allontanarne l’idea talmente tanto che non si informa adeguatamente anche su tutto ciò che riguarda i metodi contraccettivi. Potremo dire che chi ha un atteggiamento ambivalente nei confronti del sesso può aggirare i propri conflitti avendo rapporti non pianificati e non discussi in anticipo. Si tratta di un circolo virtuoso: se sei sessualmente felice ti interessi del sesso (pratica e teoria) e se ti interessi del sesso puoi farlo in maniera sicura e quindi più rilassata e quindi sei sessualmente felice!

Quindi:

Ebbene di preservativi (condom in inglese) ce ne sono di tanti tipi, quanti sono i tipi di uomini. Ce ne sono di varie dimensioni, forme, gusti, funzioni, materiali… come si fa a scegliere?

Io partirei sicuramente dalla DISPONIBILITA’: comprare quelli più facili da trovare.

Ormai i preservativi si trovano dappertutto, forse non in parrocchia. Si possono comprare in farmacia (consiglio di prenderli qui), al supermercato, nei distributori automatici… addirittura a casa tua. Infatti la Durex ha creato una nuova app SOS CONDOMS, al momento disponibile solo a Dubai. Ti sei scordato di comprare i profilattici? No problem, Sos Condoms ti fa vedere il posto più vicino nel quale li vendono. Non riesci ad andare di persona perchè sei troppo impegnato a limonare duro? Ecco che arriva il fattorino Durex a portarli dove tu vuoi, in macchina, per strada o a casa tua… ovviamente nella maniera più discreta possibile, ovvero fingendosi un ragazzo di una pizzeria, oppure un turista che chiede informazioni o addirittura un poliziotto! Non c’è di certo limite alla fantasia! Video da vedere: SOS CONDOMS – VIDEO PUBBLICITARIO. Sul sito potete anche votare la città nella quale sperate possa essere attivato il servizio. Al momento sta vincendo Parigi, non ci resta che andarci in vacanza per fare una prova!

Se volete scegliere il profilattico giusto direi che dopo la disponibilità, il resto passa tutto un pochino in secondo piano.

DIMENSIONI – avete controllato le dimensioni dei vostri compagni di squadra o su internet e vi sentite sopra alla media? Un preservativo normale andrà comunque benissimo: se lo gonfiate diventa grande come un’anguria! Non siete sicuri? Fate una bella serata goliardica con gli amici e fate una prova! Gonfiateli di elio, così che tutta la città possa vederli volare in cielo.

FORME – i profilattici hanno più o meno la stessa forma: quella del pene. Sulla punta c’è un serbatoio raccogli-sperma-post-coito. Però, effettivamente, possono essere rigati, coi puntini, di forme più anatomiche, più stretti alla base per essere ritardanti… L’idea è quella di aumentare la performance o il piacere di lei/lui.

GUSTI – Perchè mai un preservativo dovrebbe avere un sapore? Ciò sarebbe interessante solo per il sesso orale. Ebbene i profilattici alla frutta fanno schifo. Avete presente quei sapori da sciroppo per i bambini? Ecco. Se fate sesso orale ad un uomo e volete proteggervi è giusto usare un preservativo, purtroppo in Italia si vendono prodotti pre-lubrificati e il gusto e l’odore del lubrificante in bocca è terribile. Così la scelta va a quello alla banana. Se proprio dovete andare alla ricerca di un preservativo dal gusto decente, compratene uno non lubrificato! Il gusto lo potete modificare voi, con una mentina o uno shottino. (In America si dice che i migliori siano quelli della Trustex, specializzata proprio in quelli ai sapori anche non lubrificati, potete comprarli online. Provateli e fatemi sapere!)

FUNZIONI – Oltre ai non lubrificati che possono essere usati per il sesso orale (o per infilare il preservativo con la bocca al proprio uomo… si sprecano i video su questo su youtube!), ci sono quelli specifici per il sesso anale. Ci sono i ritardanti e quelli con lo spermicida. E quelli per durare di più (diminuiscono la sensibilità) e quelli sottili per aumentare la sensibilità. Ci sono quelli detti sformati, ovvero senza serbatoio, ma più largo sulla punta così il pene ci balla dentro e gode di più. La funzione principale del profilattico è quella di fare da barriera fisica all’eiaculazione (e allo scambio di sangue infetto o bacilli vari), quindi l’importante è che, quando infilato, sia ben saldo alla base del pene. E’ lì che devono stare belli stretti, altrimenti potrebbero scivolare via. Il pene tende a rimpicciolire immediatamente dopo l’eiaculazione, quindi non si deve continuare a spingere dopo essere venuti. Anzi, bisogna estrarre il pene tenendo ben salda con le dita la base.
E se lei non è ancora venuta? Usate l’immaginazione! Si può rimediare con il sesso orale, la masturbazione, i vibratori… L’idea migliore è quella di pensarci prima e fare dei buoni preliminari e/o assumere delle posizioni che possono mettere in contatto il clitoride all’osso pubico di lui. Oppure andare all’attacco del punto G!

MATERIALI – Principalmente lattice e non lattice per gli allergici. E’ sempre più facile trovare quelli per gli allergici, dato che le coppie che ne hanno bisogno sono 1 ogni 5! Ci sono quelli in poliuretano che possono andare bene anche per chi vuole sentire meglio il calore accogliente della vagina. E quelli colorati? La mia domanda rimane la stessa: perchè? Se volete cambiare e usare quelli assicuratevi però che seguano le norme CEE. Cercate sempre prodotti sicuri.

Ancora non sapete quale scegliere? Prendetene un pacco misto! Guardate questo sito, famoso per fornire 55 taglie diverse di profilattici! Se non trovate quello che fa per voi…!

ALTRO DA SAPERE:

SARANNO RESISTENTI? – SI’ – Guardate come li fanno: Preservativo: com’è fatto? Ci sono 2 modi per far loro perdere la garanzia: conservarli male o metterli a contatto con qualcosa che li danneggia. Non conservateli nel portafoglio o in macchina, gli sbalzi di temperatura possono rovinarli.
Non usateli con creme o prodotti oleosi. L’olio EVO non è una grande idea! Se avete usato la crema per le mani, datevi una sciacquata per sicurezza prima di indossare un preservativo. Anche la celeberrima vasellina rovina il prodotto. Usate solo lubrificanti a base acquosa, non siate dei rompigoldoni cronici!

SCIVOLARE – Per aumentare la scivolata consiglio di usare i lubrificanti (li vendono in farmacia, al sexy shop, al supermercato…). In Italia consiglio di prendere questo a lato, facile da trovare, non ha nessun odore o sapore allo sciroppo per bambini.
L’attrito potrebbe causare infezioni urinarie o vaginali. In ogni caso usare il lubrificante rende il rapporto più dolce perchè compensa il liquido pre-spermatico che normalmente fuoriesce dal pene durante il rapporto per lubrificare la vagina. Quindi se il vostro lui vi dice che siete secche dite che in realtà è lui che sta insaccando i fluidi che servirebbero alla scivolata. Sappiate che il liquido pre-spermatico contiene comunque spermatozoi! Quindi indossate il preservativo dall’inizio del rapporto!

SE SI ROMPE – Male, molto male. Chiamate un medico o andate al consultorio. Di certo non lavatevi con la coca cola!

NON SI SENTE A SUO AGIO – Male, molto male. Si possono fare delle prove masturbandosi per abituarsi alla sensazione. Non ci devono essere scuse. A meno che, ovviamente, non si sia deciso di usare un altro metodo di contraccezione.

GREEN ECONOMY – Non esagerate: i profilattici non si riciclano. Nemmeno se non siete venuti. Non fate i genovesi e usatene un’altro. Se avete idee green, sappiate che esistono anche quelli Vegan Friendly. No excuse.

OVVIAMENTE… ATTENZIONE AL VERSO!

Il bacio: un morso addomesticato

In questi giorni sta facendo molto discutere un’esemplare dimostrazione di bacio data da Bar Rafaeli, la supermodella israeliana – ex di Di Caprio, per la pubblicità di un colosso del web hosting Go Daddy. La pubblicità è spiazzante: l’affascinante modella bacia alla francese il classico nerd occhialuto per indicare come l’azienda sia in grado di compenetrare alla perfezione il lato sexy al lato smart (lo sfondo è terribile). Ora… cosa ci sia di sexy nel registrare un dominio me lo sto chiedendo da un po’ (a meno che Go Daddy non venda solo .org), in ogni caso questo spot è diventato scandaloso per essere stato inserito nelle pause pubblicitarie dell’evento per famiglie dell’anno, il SuperBowl di qualche giorno fa. Impennata alle vendite di domini e email (10.000 nuovi clienti il giorno dopo), come se tutti stessero aspettando il bacio di Bar per aprire un nuovo sito! In Italia la aspettiamo come ospite a Sanremo, la Littizzetto come si comporterà in merito?

In ogni caso, ecco il bacio che noi considereremo solo per il suo lato tecnico.

 

Il bacio, dunque. Soundtrack.
Potremmo definirlo come una congiunzione temporanea tra due tubi digerenti.
Di sicuro ne avete già ricevuti molti, alcuni decisamente graditi, altri sgraditi (vedi vecchie zie bavose).

L’importanza del bacio viene data dal fatto che 4 dei nostri 5 sensi risiedono sul viso: vista, odorato, udito e gusto. Inoltre le labbra sono molto sensibili al tatto. Il che lo rende molto intimo. La forza contenuta in questo gesto ne fa anche un elemento quotidiano che serve a dare conferme al partner (e a se stessi). Si usa anche come formula di chiusura nelle conversazioni per non farle sembrare troppo nette.

E’ il momento di guardare questo video del sito VideoJug: How To Kiss Someone PassionatelyCome baciare qualcuno appassionatamente. Lo so, questo è in inglese, ma lo trovo molto istruttivo e divertente!

QUESTIONI DI SOPRAVVIVENZA

Ricordati di respirare. Nonostante qualche volta sia meglio non farlo, di norma smettere di respirare è una pessima idea. Almeno così si può giustificare la presenza fastidiosa del naso in queste situazioni.

PENSAVO FOSSI UNA STREGA

Questa non è una buona scusa per un alito composto dal 86% di aglio. Se mangiate pietanze con aglio e cipolla, assicuratevi che anche la persona con la quale avete intenzione di pomiciare ne abbia mangiato un po’. Non c’è rimedio all’aglio. L’unica difesa è condividere l’offesa!

EFFETTO LUMACA

Si prega di tenere a bada l’iperattività delle ghiandole salivali.

BAISER AMOUREUX

Detto da tutti, tranne che dai francesi, Bacio alla Francese: la versione orale della speleologia. Socchiudete le labbra e sperimentate con la lingua il territorio all’interno della bocca altrui, ma non spingetevi troppo in fondo, è una fatica inutile. E’ molto intimo, assicuratevi che anche l’altra persona si senta a suo agio ad essere baciata così in quel momento.

LINGUA – NOTA DISAMBIGUA

La lingua e la bocca possono svolgere diverse funzioni. Possono baciare, leccare, succhiare, morsicare… Cercate di cambiare ritmo e modi e capite cosa piace al vostro partner, fino a parlare la stessa lingua. Alternatevi i turni di guida, a meno che questa non debba essere una dimostrazione di machismo (o femminismo). Potete variare anche i territori della vostra spedizione: baciate il volto, il collo, le orecchie, le mani… Infinite possono essere le zone da baciare, quanto infinita può essere la gioia della scoperta del piacere che ne deriva.

Se ancora non siete riusciti a mandare un bacio, usate la Macchina Dispensa Baci inventata da Pupa.

Kiss.

La Prima Volta di Pene e Vagina

La fatidica Prima Volta.

Di cosa? Che domanda è?, è ovvio che stiamo parlando di quello!
Ma di quello cosa? Ma sì, dai, di Quello!
Ok, ma Quello COSA? Ma di sesso, no!?
Ah, quindi la Prima Volta (tuttomaiuscolo) che si fa sesso?

Esatto, la Prima Volta che fai l’Amore, quando tutto è perfetto e te lo ricorderai per sempre. Quando non sei più vergine e diventi Grande anche tu. Il Grande Passo.

Insomma, quando Tutto diventa Maiuscolo. E aNcHe Un Po’ CoSì.

E’ un simbolo con infinite paure, preoccupazioni e falsi miti correlati alla sessualità.

COSA E’ TECNICAMENTE VERO:

Si è Vergini e basta, non è ne’ una maledizione, ne’ un dono. E’ quello che sei.
La Prima Volta, detta deflorazione per le ragazze, viene caratterizzata dal Primo Rapporto Sessuale con Penetrazione Completo, che spesso, ma non sempre!, comporta la Rottura dell’Imene.
L’Imene è una sottile membrana che maschera l’apertura della Vagina che già ha un orifizio (per permettere il passaggio delle mestruazioni), in realtà può solo dilatarsi durante il primo rapporto e perforarsi del tutto durante i successivi rapporti sessuali. Questa membrana si può rompere anche in altri modi, ad esempio facendo sport, quindi può essere che durante Il Primo Rapporto non accada nulla.
Quindi non si può sapere con certezza se si romperà l’Imene durante La Prima Volta oppure no. Questo in realtà non rende tanto tranquille le ragazze, si vorrebbero avere più certezze, non è vero? Allora cercheremo di capire bene.
Già durante La Prima Volta c’è la possibilità di rimanere incinta.

COSA E’ PIU’  VERO:

  • LOVE:
    La Prima Volta non è solo tecnica di penetrazione. E’ stare con un partner che vi piace e che vi fa sentire bene. E’ emozione. Si è in due e si può parlare di quello che si prova, di ciò che si pensa. E ascoltare.
  • & ALTRE COSE:
    Ci sono un sacco di Prime Volte prima della Prima Volta: il Primo Bacio, le Prime Coccole, i Primi Strusciamenti, i Primi Svestimenti, i Primi Toccaggiamenti, i Primi Piaceri… detti anche i Primi Petting. Ovvero le prime confidenze con il corpo altrui. E prima di queste, ci sono le prime confidenze con il proprio corpo. Scoprire i corpi nudi per diminuire l’imbarazzo.

COSA FARE:

  • Chiedetevi se ne avete davvero voglia;
  • Passare in farmacia e comprate preservativi e lubrificante a base acquosa;
  • Trovare un posto adeguato, tranquillo, dove nessuno vi disturbi;
  • Parlate di voi, delle vostre speranze, preoccupazioni. Prendetevi sul serio e poi ridete.
  • Baciatevi, toccatevi, coccolatevi, spogliatevi, giocate fino a che non siete diventati Esperti del Settore.
  • Non è un film perfetto! Commetterete gaffe divertenti: reggiseni che non si slacciano, preservativi che non si infilano… ridete. Non sta andando tutto storto!
  • Prendetevi i vostri tempi, sia per lei che per lui;
  • Se non riuscite a farlo… rinviate. Non dovete per forza farlo questa volta! Fate qualcos’altro che vi piace. La penetrazione è solo una possibilità delle mille possibilità.
  • Siate felici! 🙂

– LUI –
Esercitati a mettere il profilattico prima del Gran Giorno. Ecco un video in inglese, ma simpatico e intelligente!
Parlane con gli amici e chiedi consigli, ma non creare aspettative tipo “domani lo facciamo!”. E’ comunque un argomento intimo e della vostra coppia.

– LEI –
Diventa Esperta del Tuo Settore: conosci il tuo corpo e il suo. Porta degli assorbenti, delle salviettine intime e un asciugamano: potrobbero servirti. Non è detto che sanguini, però non preoccuparti del fatto che possa accadere. Non pensare solo alla Vagina! E’ probabile che ti faccia un pochino male. Rilassati e riprova con tranquillità.

Quindi Pene e Vagina non sono gli unici soggetti attivi de La Prima Volta! Ci sono un sacco di altre cose inebrianti che danno piacere! E sono difficili da scoprire… ci vuole impegno e tempo, un lavoro interessante che probabilmente vi occuperà per il resto della vita. E ci saranno Altre Prime Volte, cose insospettabili che non sapete nemmeno che giungeranno nella vostra vita.

COSA SI PROVA?

Nessuno potrà mai spiegarti cosa proverai tu, ma ognuno ha un ricordo personale che può scegliere di condividere.

Tu cos’hai provato?
Puoi raccontarlo qui, anche usando un nome fittizio.